Perché è importante mangiare una pasta senza pesticidi e glifosato?
Parafrasando il poeta e agricoltore Wendell Berry: «mangiare è un atto di salute». Individuale e globale, verso noi stessi e verso il pianeta. In 28 Pastai ci siamo posti da subito l’obiettivo di portare a tavola una pasta buona, ma che faccia bene anche alla salute, priva di pesticidi e glifosato.
Il glifosato è l’erbicida sistemico più diffuso al mondo, brevettato nel 1974 dalla Monsanto con il nome commerciale di Roundup. Il 20 marzo 2015 la IARC (International Agency for Research on Cancer), agenzia specializzata dell’OMS ha classificato il glifosato nel gruppo 2A come “potenziale cancerogeno per l’uomo” e come fortemente correlato al l’insorgenza della celiachia. Benché a partire dal 2016 in Italia si sia disposto tramite Decreto la revoca dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari contenenti glifosato, il suo utilizzo è purtroppo ancora molto diffuso in alcuni paesi, tra cui il Canada. È proprio dal Canada, e più precisamente dalle aree agricole di Manitoba e Alberta, che l’Italia importa ingenti quantità grano duro. Aree dove l’utilizzo del glifosato è ancora legale e viene utilizzato sia in fase pre-semina che durante il raccolto per favorire artificialmente un’essiccazione più rapida della materia prima.
Uno studio condotto dall’associazione GranoSalus ha dimostrato che in alcuni marchi di pasta italiani sono presenti, seppur entro i limiti di legge, tracce di glifosato. Questo dato non è tanto preoccupante per la rilevazione in sé, quanto perché dimostrerebbe che nella nostra pasta non sempre troviamo grano 100% italiano, sicuro e di alta qualità.
28 Pastai: grano 100% italiano senza pesticidi e glifosato. Ed è tutto certificato.
Per questi motivi, garantiamo l’assoluto qualità della nostra pasta: dai campi, sino all’essiccazione, per permettere ai consumatori di verificare ogni singolo passaggio della filiera.
– Certificazione Zero Pesticidi e Glifosato e Grano 100% italiano
28 Pastai è il primo pastificio di Gragnano IGP che certifica, tramite l’ente internazionale Bureau Veritas, l’assenza di pesticidi e glifosato nei grani. In questo modo, oltre a garantire un prodotto più sano, indirettamente, forniamo un’ulteriore prova della provenienza locale di tutta la semola utilizzata nel processo produttivo.
Usiamo una miscela di 5 grani duri italiani, provenienti delle Colline Frentane che per geografia e clima fresco e asciutto, che favorisce un controllo naturale di funghi potenzialmente dannosi per il raccolto, risultano tra i luoghi migliori in Italia. Tramite arature profonde, prima del raccolto e l’utilizzo di strumenti come lo “striatore” si garantisce, senza utilizzare alcun diserbante, l’assenza di erbe infestanti in modo naturale. In questo modo si garantisce un sapore unico e gustoso a tutti i formati.
– Certificazione della filiera in blockchain
L’intera filiera 28 Pastai, dall’origine del grano ai tempi e temperature di essicazione della pasta, è certificata e verificabile tramite il QR Code presente su ogni pack.
Buona, soprattutto. Sana, prima di tutto.
I sacrifici, la ricerca e la passione che ci hanno portato a questi risultati sono stati ripagati dalla soddisfazione di aver portato sul mercato una pasta che, per la prima volta, utilizza una combinazione di strumenti di assoluta avanguardia per garantire tutto quello che conta davvero per la pasta: che sia buona e sana.